© salvatore benvenga - www.bensaver.it -
Anatolj Yevgenyevich Karpov
(Zlatoust 23/5/1951)
- XII° Campione del mondo (1975-85) - (1993-99 Fide) -
Primo campione del mondo proclamato d'ufficio, a seguito del forfait di Fischer alla sfida indetta dalla Fide, Anatolj,
con una luminosa carriera costellata di successi, ha ampiamente dimostrato di essere uno dei più grandi giocatori
mai venuti al mondo.
Si era presentato alla sfida mondiale del '75 eliminando nell'ordine Polugaevsky, Spassky e Kortschnoi ed aveva
voglia di dimostrare di essere davvero degno del titolo conseguito senza combattere.
Nel triennio 1975-78 con un'impressionante mietitura di primi posti nei massimi tornei di tutto il mondo aveva dato
ampia dimostrazione di una forza di gioco e di una levatura di primissimo livello.
A Bagujo nel '78 Karpov ed un arrabbiato Kortschoi si ritrovarono di fronte. Ci vollero tre mesi e trentadue partite
perchè il match finisse lasciando nelle mani di Karpov il titolo. Ma nel 1981, a Merano, i due sono ancora di fronte e
Kortschnoi (oramai non più cittadino russo) è ancora più inviperito. ma l'esito finale non cambia. Col punteggio di
+6 -2 =10, Karpov mantiene la corona mondiale. Tre anni più tardi (Mosca, 1984) troverà di fronte un giovane
leone, Kasparov, con cui scriverà una lunga storia di sfide, anche verbali, tra le più lunghe e appassionanti della
storia degli scacchi.
Karpov è un giocatore dotato di un finissimo senso posizionale. Le sue partite somigliano spesso alle spire di un boa
constrictor che avvolge lentamente la sua preda con una pressione via via crescente fino a schiantarla.
Solidissimo,dotato di una vasta conoscenza teorica ha un gioco che ricorda molto quello di Botvinnik o di Petrosjan,
piuttosto che quello di Alechin o Fischer. Le sue vittorie nei tornei internazionali non si contano e le sue partite
costituiscono quasi sempre un modello di studio per la profondità della concezione che le ha generate.
Karpov ha appreso dal padre il gioco degli scacchi sin da bambino, intorno ai cinque anni. In questo aspetto non è
molto dissimile da quanto accaduto a molti suoi illustri ( e non) colleghi. A soli dodici anni era candidato maestro
(grado che in Russia può ritenersi di un peso specifico più alto rispetto alle nostre latitudini, non fosse altro per
l’altissimo livello medio scacchistico di quel paese). In virtù di questo risultato fu ammesso alla prestigiosa scuola di
Botvinnik, ed i primi mesi di studio non furono incoraggianti se il vecchio ex campione del mondo espresse qualche
riserva sulle potenzialità di “Tolja”, nomignolo con cui Anatolij era chiamato familiarmente.
Ma il giovanissimo fan di Capablanca non tardò a progredire in modo vertiginoso, tant’è che a soli 15 anni divenne il
Maestro più giovane di tutta l’Unione Sovietica. A 17 anni era già campione europeo juniores ed a 18 campione
mondiale della categoria, sotto la guida di Furman, raggiungendo il grado di Grande Maestro, peraltro il più giovane
di quell’epoca.
Come detto nell’incipit, a causa delle inaccettabili condizioni poste da Fischer per la sfida al titolo e del vano
tentativo di Euwe di condurre l’americano su un piano negoziale meno rigido, la FIDE detronizzò d’ufficio
l’americano ed assegnò a Karpov il titolo (24 aprile 1975).
Probabilmente, se non fosse emerso l’astro di Kasparov - contro cui disputò una sequela di sfide entrate nella storia
degli scacchi, Karpov avrebbe battuto il record di Lasker, del più lungo regno sul mondo degli scacchi.
Titoli:
International Master, 1969.
International Grandmaster, 1970.
European Junior Champion, 1967-68.
World Junior Champion, 1969.
USSR Champion, 1976, 1982, 1988
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1975 Karpov (per forfait di Fischer) --------------------------
1978
Karpov - Kortschnoi
6
5
21
1981
Karpov - Kortschnoi
6
2
10
1984
Karpov - Kasparov
(sospesa)
5
3
40
1985
Kasparov - Karpov
5
3
16
1985
Kasparov - Karpov
5
4
15
1987
Kasparov - Karpov
4
4
16
1990
Kasparov - Karpov
4
3
17
1993
Karpov - Timman (FIDE)
3
1
8
1996
Karpov - Kamsky (FIDE)
6
3
9
1998
Karpov - Anand (FIDE)
3 3
(spareggio a gioco rapido 5 a 3)
Dopo le sfide per il titolo, Kasparov e Karpov hanno disputato un match (rapido) a New York nel 2002 sulla lunghezza di
quattro partite. Ha vinto Karpov per +2 -1 =1
Bibliografia:
•
Al Horowitz - I campioni del mondo di scacchi
•
P. Bagnoli - Anatolij Karpov (Quaderni di scacchi, I grandi giocatori)
•
Porreca - Anatolij Karpov
•
Linder-Vladimir - Il mondo e gli scacchi di Anatolij Karpov
•
Kasparov-Plisetsky: I miei grandi predecessori
•
Sfide per il titolo V P N
guarda le partite mondiali
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Anatolj Yevgenyevich Karpov
(Zlatoust 23/5/1951)
- XII° Campione del mondo (1975-85) - (1993-99 Fide) -
Primo campione del mondo proclamato d'ufficio, a seguito del forfait di Fischer alla sfida indetta dalla Fide, Anatolj,
con una luminosa carriera costellata di successi, ha ampiamente dimostrato di essere uno dei più grandi giocatori
mai venuti al mondo.
Si era presentato alla sfida mondiale del '75 eliminando nell'ordine Polugaevsky, Spassky e Kortschnoi ed aveva
voglia di dimostrare di essere davvero degno del titolo conseguito senza combattere.
Nel triennio 1975-78 con un'impressionante mietitura di primi posti nei massimi tornei di tutto il mondo aveva dato
ampia dimostrazione di una forza di gioco e di una levatura di primissimo livello.
A Bagujo nel '78 Karpov ed un arrabbiato Kortschoi si ritrovarono di fronte. Ci vollero tre mesi e trentadue partite
perchè il match finisse lasciando nelle mani di Karpov il titolo. Ma nel 1981, a Merano, i due sono ancora di fronte e
Kortschnoi (oramai non più cittadino russo) è ancora più inviperito. ma l'esito finale non cambia. Col punteggio di
+6 -2 =10, Karpov mantiene la corona mondiale. Tre anni più tardi (Mosca, 1984) troverà di fronte un giovane
leone, Kasparov, con cui scriverà una lunga storia di sfide, anche verbali, tra le più lunghe e appassionanti della
storia degli scacchi.
Karpov è un giocatore dotato di un finissimo senso posizionale. Le sue partite somigliano spesso alle spire di un boa
constrictor che avvolge lentamente la sua preda con una pressione via via crescente fino a schiantarla.
Solidissimo,dotato di una vasta conoscenza teorica ha un gioco che ricorda molto quello di Botvinnik o di Petrosjan,
piuttosto che quello di Alechin o Fischer. Le sue vittorie nei tornei internazionali non si contano e le sue partite
costituiscono quasi sempre un modello di studio per la profondità della concezione che le ha generate.
Karpov ha appreso dal padre il gioco degli scacchi sin da bambino, intorno ai cinque anni. In questo aspetto non è
molto dissimile da quanto accaduto a molti suoi illustri ( e non) colleghi. A soli dodici anni era candidato maestro
(grado che in Russia può ritenersi di un peso specifico più alto rispetto alle nostre latitudini, non fosse altro per
l’altissimo livello medio scacchistico di quel paese). In virtù di questo risultato fu ammesso alla prestigiosa scuola di
Botvinnik, ed i primi mesi di studio non furono incoraggianti se il vecchio ex campione del mondo espresse qualche
riserva sulle potenzialità di “Tolja”, nomignolo con cui Anatolij era chiamato familiarmente.
Ma il giovanissimo fan di Capablanca non tardò a progredire in modo vertiginoso, tant’è che a soli 15 anni divenne il
Maestro più giovane di tutta l’Unione Sovietica. A 17 anni era già campione europeo juniores ed a 18 campione
mondiale della categoria, sotto la guida di Furman, raggiungendo il grado di Grande Maestro, peraltro il più giovane
di quell’epoca.
Come detto nell’incipit, a causa delle inaccettabili condizioni poste da Fischer per la sfida al titolo e del vano
tentativo di Euwe di condurre l’americano su un piano negoziale meno rigido, la FIDE detronizzò d’ufficio
l’americano ed assegnò a Karpov il titolo (24 aprile 1975).
Probabilmente, se non fosse emerso l’astro di Kasparov - contro cui disputò una sequela di sfide entrate nella storia
degli scacchi, Karpov avrebbe battuto il record di Lasker, del più lungo regno sul mondo degli scacchi.
Titoli:
International Master, 1969.
International Grandmaster, 1970.
European Junior Champion, 1967-68.
World Junior Champion, 1969.
USSR Champion, 1976, 1982, 1988
