© Salvatore Benvenga 2016
PORST Color Reflex Auto 50mm f/1,7
Il clone del Cosinon 50mm f/1,7
Dici
Porst
ma
si
dovrebbe
scrivere
Cosina,
la
nota
produttrice
nipponica
di
ottimi
obiettivi
che
forniva
l’importatrice tedesca.
L’obiettivo
qui
testato
è
con
attacco
M42
(noto
anche
come passo a vite Pentax).
Interessante
sapere
che
questo
obiettivo
ha
anche
una
versione
M42
sicuramente
prodotta
da
Yashica,
facilmente
identificabile
per
il
terminale
del
barilotto
in
alluminio
satinato e la finestrella del diaframma.
UN PO’ DI STORIA…
Photo Porst è stato un distributore al dettaglio di materiale fotografico. L'azienda viene fondata nel 1919 da Hans Porst a
Norimberga, poi trasferitasi a Schwabach nella media Franconia. Nel 1919, reduce della prima Guerra Mondiale, il
ventitreenne Hanns Porst, impiegato comunale e appassionato di fotografia, decide di aprire una piccola attività. Dotato di
forte spirito di intraprendenza, sebbene con scarsi mezzi economici, Porst s'inventò una pubblicità non convenzionale,
tappezzando di notte i marciapiedi di Norimberga con il logo Foto Porst. Le scritte furono immediatamente rimosse dalla polizia
ma il risultato era stato ottenuto: tutta la città conosceva il negozio Photo Porst.
In pochi anni, già nel 1925, Porst, oltre a due punti vendita, avvia un terzo punto con ben 11 vetrine sulla Lorenzerplatz di
Norimberga e 180 dipendenti che pochi anni salgono a 420. Porst lancia la vendita per corrispondenza, i suoi cataloghi sono
corredati con le lettere di gradimento dei clienti soddisfatti del servizio, inoltre propone l'offerta del pagamento dilazionato con
il 10% di acconto e 12 rate mensili. In pochi anni Porst diventa un colosso delle vendite per corrispondenza grazie ad un
catalogo prodotti molto ampio, prezzi concorrenziali ed un eccellente servizio orientato alla soddisfazione del cliente.
Basta solo rammentare che nel 1949 la Porst fattura 1 milione di marchi, mentre nel 1954 (appena sei anni dopo) il giro
d'affari è di 38.5 milioni di marchi grazie ad un pazzesco trend di vendite.
A partire dalla metà degli anni '60 si assiste a due fenomeni: il progressivo sorpasso da parte dell'industria fotografica
giapponese su quella tedesca e l'avvento di altri concorrenti come la Foto Quelle che distribuiva i prodotti Revue molti dei quali
importati dalla DDR e dall’Unione Sovietica a prezzi molto concorrenziali.
Porst riorganizza il settore, il figlio Hanns Heinz Porst ( peraltro condannato a una pena detentiva per spionaggio a favore della
DDR e che uscirà di scena definitivamente sul finire degli anni '70) introduce nel 1972 il sistema di co-gestione di tipo
socialista in azienda. Ma il destino della Porst appare oramai segnato. Nel 1982 viene rilevata dalla svizzera Interdiscount, nel
1996 viene acquisita da un fondo di investimento belga, nel 2001 viene ceduta alla Pixelnet e nel 2002 fallisce definitivamente.
Il diritto per l'uso del nome Photo Porst passa al Gruppo Ring Foto. Dopo 83 anni, quella che è stata la più grande azienda
commerciale di materiale fotografico al dettaglio passa alla storia.
Per molti anni Porst acquista fotocamere da altri produttori tedeschi che marchia col proprio nome. Tra il 1930 ed il 1950,
viene usato il marchio Hapo, acronimo di Hans Porst. Successivamente il brand diventa PORST. Il brand Carena viene
introdotto nel 1960 per le telecamere prodotte per Porst dalla Büro-und Rechenmaschinenfabik in Liechtenstein. Carena viene
largamente utilizzato da Porst per le fotocamere prodotte dalla Cosina finché nel 1970 viene venduto alla Società svizzera
Interdiscount che nel 1982, acquisendo la maggioranza delle azioni Porst, riunisce i due marchi: Carena e Porst.
Grosso modo a partire dagli anni 70, Porst etichetta col proprio nome fotocamere e obiettivi prodotti da Cosina, ma anche da
Fuji, Mamiya e Yashica oltre che da produttori tedeschi come la altre case come la Balda Kamera-Werk di Bunde, Germania
Ovest.
Esiste un notevole letteratura ed archivi per quanto riguarda le fotocamere etichiettate PORST o CARENA. Qui ci occupiamo di
obiettivi e - nello specifico - del PORST Color Reflex Auto 50mm f/1,7 qui con attacco M42.
L’obiettivo è di fatto un Cosinon MC Auto 50mm f/1,7.
Per il Cosinon 50mm f/2 vai alla scheda.
DATI TECNICI
Lunghezza focale 50mm
Angolo di campo : 46,8°
Max apertura diaframma f/1,7
Minima apertura diaframma f/16
Peso: 164 grammi,
Diaframma a 6 lamelle
Minima distanza di messa a fuoco 50 cm.
Diametro filtri: 49mm
Peso gr 185
Attacco: M42
CONCLUSIONI
Questo non è un test scientifico. E’ semplicemente una prova sul campo fatta con scrupolo e pura passione. Le immagini pubblicate in questi
articoli NON sono state corrette o migliorate con Photoshop. Unica concessione è soltanto una leggera modifica di qualche punto valore nei
parametri di esposizione se la foto risulta eccessivamente scura o chiara. Nient’altro.
Ci troviamo di fronte ad un pezzo davvero
interessante e con un ottimo rapporto qualità/prezzo
che non guasta affatto per chi sta attento al proprio
portafoglio.
Ha dalla sua il fatto di essere un obiettivo luminoso,
robusto, e con una soddisfacente distribuzione della
qualità di immagine su tutto il fotogramma.
Questo Porst (made by Cosina) è certamente più
performante del Cosinon 50mm f/2 ( anche sotto il
marchio Petri ) sebbene meno pregiato del fratello
maggiore Porst 55mm f/1,2 che peraltro costa
notevolmente di più.
Le immagini ottenue con questo obiettivo hanno
messo in evidenza un gradevole equilibrio nei
parametri di valutazione. Mi è apparso sempre ben
dettagliato, cromaticamente corretto e senza difetti
evidenti, a testimonianza del fatto che la qualità può
essere trovata anche spendendo poco.
A tutta apertura è piuttosto morbido e ai bordi
mostra un deciso crollo della nitidezza. Ma è davvero
ottimo ai diaframmi centrali, soprattutto a f/5,6 ed a
f/8, dove spicca per grinta e nitidezza a tutto campo.
TEST SU SONY A7
L’obiettivo
Il Porst 50mm f/1,7 è sotto ogni aspetto
un Cosinon 50mm f/1,7. E’ la stessa
ottica marchiata diversamente.
Così come il Petri 50mm f/2 è lo stesso
identico obiettivo che presentato nella
scheda Cosinon 50mm f/2
L’obiettivo si dimostra ben equilibrato,
anche cromaticamente.
A tutta apertura - come di regola - è
legermente fiacco, ma non più di tanto.
Mantiene una discreta uniformità tra
centro e bordi che ovviamente migliora
chiudendo il diaframma di qualche stop.
Non ha un deciso microcontrasto, anzi
mi pare che evidenzi una leggera
morbidezza che, in talune situazioni, può
essere utile.
Lo sfocato è di tipo standard, senza
particolarità che lo qualifichino con una
precisa connotazione.
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Scatto a f/2 - Iso 200 - Sony A7
PORST Color Reflex 50 mm f/1,7 - Iso 200 - Sony A7 - f/8
Immagine a f/1,7 Immagine a f/5,6
Immagine a f/8