© Salvatore Benvenga 2016
PANCOLAR 50mm
PANCOLAR 50mm f/1,8
Uno
tra
i
più
migliori
50mm
f/1,8
mai
prodotti.
Costruito
dalla
Carl
Zeiss
di
Jena
dal
1961
fino
al
1990
è
tutt’ora
una
lente
particolarmente
apprezzata.
Qui
testo
due
versioni:
quella
zebrata
(attacco
Exacta)
e
la
più
recente
MC Electric (M42)
UNA BREVE STORIA…
La Zeiss viene fondata nel 1846 a Jena, una piccola città della Turingia, da Carl Zeiss (1816-1888), a quel tempo un
trentenne imprenditore che aveva studiato filologia e storia prima di avvertire la sua vocazione per l’ottica. Carl decise che la
sua azienda, inizialmente avviata per produrre apparecchi ottici di precisione ed in particolare microscopi,doveva distinguersi
per l’assoluta bontà dei suoi prodotti. Era talmente intransigente da distruggere personalmente tutti i microscopi che non
superavano il controllo di qualità.
Fondamentale fu la collaborazione avviata nel 1866 con Ernst Abbe, matematico dell’Università di Jena, il quale introdusse un
procedimento scientifico nello studio e progettazione degli schemi ottici, abbandonando quello basato sui metodi empirici
utilizzato fino ad allora.
Un ulteriore importante passo avanti fu possibile grazie all’apporto di Otto Schott, inventore di una formula innovativa nella
creazione del vetro ottico (al litio). Con Schott il figlio di Carl (Roderich) nel 1884 fonda a Jena le vetrerie destinate a passare
alla storia (Jenaer Glaswerk Schott & Genossen) per lo sviluppo dato ai nuovi materiali e tecnologie produttive. E’ qui che
vede la luce (in tutti i sensi) nel 1886 il primo obiettivo apocromatico con elementi alla fluorite. Nel 1890 esce il Protar
(commercializzato col nome di Anastigmat), nel 1895 il doppio Protar, nel 1896 il Planar, nel 1899 l’Unar. Nel 1902 è la volta
del Tessar. Alla fine della seconda guerra mondiale la città di Jena resta sotto il controllo sovietico. Gli americani fanno appena
in tempo a spostare personale specializzato e strumenti in Germania Ovest, mentre i sovietici trasferiscono in Uctaina (Kiev)
la produzione delle fotocamere Contax e in Russia quella degli obiettivi. La Carl Zeiss Jena produce obiettivi ma nel 1971 una
lunga procedura legale si conclude con l’affidamento del marchio Zeiss all’azienda ubicata in Germania Ovest. La
ricomposizione tra le due Zeiss si realizza nel 1991 con la riunificazione tra le Germania Est e Ovest.
Pancolar è un marchio di una serie di ottiche prodotte dalla VEB Carl
Zeiss Jena, costruite sullo schema ottico del doppio Gauss come il Planar,
ma a differenza del Planar ha una struttura asimmetrica.
Sono stati costruiti sia il Pancolar 55mm f/1,4 (per la Pentacon Super
1967-1972) e Prakticar 50mm f/1,4 (baionetta Praktica nel 1978-1980)
con modifiche allo schema ottico (7 elementi in 6 gruppi).
Il Pentacon Super Pancolar 75mm f/1,4 è invece 7 lenti in 7 gruppi.
Gli obiettivi per esportazione venivano marchiati "aus Jena" per evitare le
contestazioni legali legate all’uso del nome Carl Zeiss.
DATI TECNICI
PANCOLAR 50m f/1,8
Lunghezza focale: 50mm
Angolo di campo: 46,8°
Lenti/Gruppi: 6/5
(Le prime versioni Zebra: 6/4)
Max apertura: f/ 1,8
Min apertura: f/ 22
Diaframma a 6 lamelle
(versione al Torio 8 lamelle)
Diametro ghiera filtri : 49mm.
Distanza minima di messa a fuoco: 35 cm
Peso ver MC Electric: 221gr *
Peso ver zebra Exa: 225 gr*
* peso certificato su bilancia di precisione SIPI
CONCLUSIONI
Questo non è un test scientifico. E’ semplicemente una prova sul campo fatta con scrupolo e pura passione. Le immagini pubblicate in
questi articoli NON sono state corrette o migliorate con Photoshop. Unica concessione è soltanto una leggera modifica di qualche punto
valore nei parametri di esposizione se la foto risulta eccessivamente scura o chiara. Nient’altro.
Si diceva già sopra che alla massima apertura (f/1,8) l’obiettivo si esprime con una stentata sufficienza. E’ necessario chiudere almeno a
f/2,8 per cambiare radicalmente la velocità di marcia sorpassando l’Oreston e mettendosi sulla scia dei migliori 50mm f/1,8 in
circolazione. Io personalmente trovo il Pancolar un obiettivo decisamente appassionante e di grande qualità. Nella mia statistica
personale concorre certamente con i primi dieci 50mm di pari luminosità di tutti i tempi ed è straordinario pensare che stiamo parlando
di un obiettivo prodotto decenni fa e con tecnologia evidentemente meno avanzata di quella odierna ed infine, non va dimenticato,
progettato e costruito quando il supporto di cattura della luce non era il sensore ma la pellicola.
Il Pancolar ha una distanza minima di messa a fuoco molto ridotta, appena 35 cm, il che lo colloca tra i migliori della sua categoria. Ha
una eccellente resa anche montato invertito. E’ un’ottica di poco peso e di normale ingombro ma solida e performante: puro vetro e
metallo. Una meccanica di buona fattura ed una semplicità costruttiva che ne facilita un eventuale intervento per riparazione o
sistemazione.
Esteticamente mi piace molto la versione zebrata. La versione nuova è più moderna e si uniforma allo stile di molti obiettivi del tempo,
per cui la trovo abbastanza anonima. Ma è una questione di gusti. Cromaticamente il Pancolar ha un’ottima resa ma occorre fare
attenzione ad evitare l’ingresso di luci di taglio indesiderate, soprattutto nella versione non MC. L’aberrazione cromatica (CA) mi sembra
assai contenuta e più che accettabile. In una scala di voti da 1 a 10 al Pancolar assegnerei la media dell’otto in tutte le materie.
Sotto il profilo economico il Pancolar ha un buon mercato, soprattutto la versione con attacco M42 spunta prezzi più alti. Ovviamente
quanto è meglio tenuto ed in ordine, tanto più si alza il suo valore.
IL PANCOLAR
Nei primi anni ‘60 l’obiettivo standard per le fotocamere Exacta e Praktica era l’ Oreston Meyer-Optik - Görlitz 50mm f/1.8 che
successivamente divenne Pentacon 50mm f/1,8. Fu anche prodotto , oltre che con attacco M42/Pentax anche con attacco
Praktica B (questo a partire dal 1978 e con obiettivo marchiato C.Z.Jena Prakticar 50mm f/1,8
Il Pancolar della Zeiss Jena era unanimemente ritenuto di almeno un gradino superiore e quindi oggetto di desiderio da parte
molti fotografi dotati di Exacta o Praktica e fotocamere con attacco M42/Pentax. Questa la successione dei modelli prodotti. I
modfelli MC hanno il trattamento antiriflesso multistrato, i precedenti solo il trattamento
> Carl Zeiss Pancolar 50mm f/2 1961-1965 :
ang.campo 46,8° - 6 lamelle - M42 - 6 elementi in 4 gruppi - min dist 0,50cm - passo filtri 49
> Carl Zeiss Pancolar 50mm f/1,8 1965-1969 :
ang.campo 46,8° - 6 lamelle - M42 - 6 elementi in 4 gruppi - min dist 0,35cm - passo filtri 49
> Carl Zeiss Pancolar auto MC 50mm f/1,8 1970-1990 :
ang.campo 46,8° - 6 lamelle - M42 - 6 elementi in 5 gruppi- min dist 0,35cm - passo filtri 49
> Carl Zeiss Pancolar auto electric MC 50mm f/1,8 1978-1990 :
ang.campo 46,8° - 6 lamelle - M42 - 6 elementi in 5 gruppi- min dist 0,35cm - passo filtri 49 - peso 220gr
Ricordiamo infine, come già detto sopra, la limitata produzione (1964-1967) della versione zebrata a 8 lamelle, con vetri trattati
al Torio peraltro riconoscibili dal colore più giallo paglierino delle lenti.
Nelle immagini sottostanti (vista frontale) il Pancolar 50mm f/1,8 nella versione zebrata con attacco Exacta del 1969 ed MC Electric attacco
M42 del 1990 e - a destra - la parte posteriore del modello zebrato con attacco Exacta.
Gli obiettivi sono stati messi alla prova sulla Sony A7 scattando più foto dello stesso soggetto e variando il diaframma.
Alla massima apertura (f/1,8) non è eccezionale,
pur conservando una buona risolvenza centrale.
Ma basta spingersi già a f/2,8 per vederlo partire
in accelerazione. Ai diaframmi centrali è notevole
con una nitidezza ed una resa cromatica di tutto
rispetto in hgrado di gareggiare con ottiche assi
più moderne. Gradevolissimo il contibuto dello
sfocato (bokeh).
A qualcuno piace più la resa del modello zebrato
(leggermente più calda e incisa), ma è una
questione di lana caprina. In compenso questa
versione soffre di più nel controluce.
Io suggerisco sempre di fotografare avvalendosi
del vecchio ma sempre valido paraluce ( qui a
fianco nella foto vediamo il Pancolar con il
paraluce Iahgee Exacta passo 49)
Ho anche scattato qualche foto montandolo
invertito con ottimi risultati. Va ricordato che la
distanza di messa a fuoco minima pari a 35 cm
ne fa una interessante soluzione per riprese
ravvicinate. Questo aspetto non andrebbe mai
sottovalutato.
ALTRI TEST PANCOLAR ZEBRA
TEST PANCOLAR MC Electric (click on to enlarge)
IL PANCOLAR E’ RADIOATTIVO?
Interessante osservare che per un certo
periodo (grosso modo dal 1964 al 1967 e
comunque fino al numero di matricola
8552600) gli ingegneri sperimentarono
l’impiego del Torio (materiale radioattivo,
simbolo Th, scoperto nel 1828 dal chimico
svedese Berzelius e così nominato in onere del
dio vichingo Thor) per incrementare la
risoluzione delle lenti sul Pancolar zebrato.
Questi modelli avevano peraltro la
caratteristica di avere un diaframma a 8
lamelle.
Probabilmente non è il caso del trattamento
delle lenti al Torio (elemento relativamente
abbondante in natura) a dover allarmare,
anche se noti gli effetti cancerogeni che le
lunghe esposizioni a questo materiale
provocano soprattutto a livello osseo, sta di
fatto però che la produzione cessò per effetto
di numerose proteste. Quindi ad esclusione di
quei numeri di matricola sopra citati nessun
altro Pancolar zebrato è stato trattato al Torio.