© Salvatore Benvenga 2016
Photography

LYDITH MEYER 30mm

LYDITH  30mm f/3,5 

Meyer Optik Gorlitz: Lydith 30mm f/3,5 Una     piccola     gemma.     Modesto     all’apparenza,     questo obiettivo   nasconde   straordinarie   qualità   ottiche.   Poco   noto al   grande   pubblico   ha   una   nutrita   schiera   di   appassionati estimatori grazie alle sue prestazioni molto interessanti. >   Crediti:   Esemplare   fornito   gentilmente   per   il   test   da Marco R. he   ringrazio   per   la   collaborazione.
C’ERA UNA VOLTA… Nel 1896 Hugo Meyer fonda a Gorlitz una azienda destinata a lasciare la sua impronta nella storia della fotografia. Già a quel tempo quella zona della Germania era nota per la produzione di ottimi obiettivi. La Meyer non faceva eccezione. Il salto qualitativo avvenne grazie alla collaborazione con Paul Rudolph, progettista di alcuni celebri obiettivi Zeiss. Può risultare interessante conoscere come si avviò questa collaborazione. Rudolph si era ritirato a vita privata e viveva bene grazie ai brevetti - in particolare quello del Tessar - ma non aveva fatto i conti con la terribile inflazione che flagellò la Germania dopo la prima guerra mondiale. Finirono sul lastrico intere famiglie e - sull'onda del malcontento popolare -  si allargò il consenso verso il nazionalsocialismo (fondato nel 1920 a Monaco) che salì al potere nel 1933 e in appena dodici anni, ciè fino al 1945, generò lutti e rovine. Rudolph, costretto dalla necessità, si rimise in gioco e iniziò a collaborare con la Meyer, consentendole di affermarsi sul mercato con un innovativo obiettivo cinematografico: il Plasmat. Nel campo fotografico la principale cliente era la Exakta di Dresda, per cui la Meyer produsse un numero considerevole di obiettivi, in concorrenza principalmente con la più celebre Zeiss di Jena e la Schneider di Kreuznach. Sebbene in realtà diversi fabbricanti produssero ottiche per la Exakta ( ne cito solo alcuni: la Schacht di Ulm,la Steinheil di Monaco, la Isco Gottingen...) Meyer divenne in breve una delle maggiori fornitrici, grazie al fatto che la sua produzione era di ottima fattura e con un rapporto prezzo qualità molto elevato. Obiettivi come il Primoplan, il Trioplan, lo stesso Lydith, l'Orestor e così via si affermarono in breve e consacrarono la fama della Meyer. Nel 1946, a seguito della spartizione della Germania in due blocchi, l'azienda fu nazionalizzata col nome “VEB Feinoptisches Werk Görlitz”, finché nel 1968 venne assorbita nella Pentacon. Dopo la riunificazione della Germania la Meyer ritorna a Gorlitz ma non decolla. Grazie a finanziatori che rilanciano la nuova Meyer Optik l’azienda torna alla ribalta nel 2014 presentando le nuove ottiche Somnium progettate per essere utilizzate su Canon e Nikon. Per la cronaca - nel momento in cui scrivo - è in procinto di rimettere sul mercato la riedizione del Lydith 30mm. LYDITH 30mm f/3,5 La produzione di quest’obiettivo nasce nel 1964 ancorché il disegno risalga al 1950.
DATI TECNICI Lunghezza focale 30mm Angolo di campo : 71,6° Max apertura diaframma f/3,5 Minima apertura diaframma f/22 Peso : 180 grammi  5 lenti in 5 gruppi Diaframma a 10 lamelle Minima distanza di messa a fuoco 33 cm. Diametro filtri: 49mm Attacco: M42 ed EXAKTA Produzione:1964-1970  
CONCLUSIONI Questo non è un test scientifico. E’ semplicemente una prova sul campo fatta con scrupolo e pura passione. Le immagini pubblicate in questi articoli NON sono state corrette o migliorate con Photoshop. Unica concessione è soltanto una leggera modifica di qualche punto valore nei parametri di esposizione se la foto risulta eccessivamente scura o chiara. Nient’altro. Considero il Lydith un obiettivo meraviglioso: dimesso all’apparenza ma di grande sostanza e qualità. Le fotografie che questa lente è in grado di produrre non tradiscono le doti che ho appena decantato.  Le immagini risultano equilibrate nei colori e incise. Indubbiamente risente del flare se usato con luce frontale o di taglio, d’altra parte ha un solo trattamento antiriflesso e gli anni sono quelli che sono. Decine e decine di esperienze fatte con le ottiche vintage hanno rafforzato in me l’opinione che abbiamo un grande futuro dietro le spalle. E’ certamente un ossimoro, ma nasconde una buona attendibilità: ci sono autentiche perle finite nei cassetti ad arrugginire e che varrebbe davvero la pena di farle ritornare a lavorare in quanto hanno poco da invidiare alla produzione moderna. Possiamo discutere su molte cose, ma su una credo si possa essere d’accordo tutti, difficilmente si trova un obiettivo di questa focale che con un prezzo relativamente modesto assicura una resa più che rispettabile, se non perfino ottima.
Lydith 30mm f/3,5

TEST SU SONY A7

I TEST

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          a f/3,5                                                   a f/3,5
Il Lydith ha, in verità, una insolita lunghezza focale: 30mm, insolita soprattutto perché i due obiettivi di riferimento ad essa vicini e certamente più diffusi sono il 35mm o il 28mm. Questo ha un suo risvolto positivo se pensato in ottica APS-C, in quanto diventa a tutti gli effetti un ottimo 45mm, certamente più coerente con la copertura angolare di un obiettivo cosiddetto normale. Prescindendo da questa considerazione, il linea generale diciamo subito che il Lydith ha dalla sua una resa qualitativa davvero notevole. Possiede una buona resa cromatica  e restituisce immagini oltremodo nitide. Trovo il contrasto accettabile ma bisogna stare attenti al flare. In certe condizioni di luce può pregiudicarlo.  A tutta apertura ( f/3,5) la resa è ovviamente più morbida soprattutto ai bordi, ma già a partire da f/4 e soprattutto a f/5,6 tira fuori una grinta di tutto rispetto. Resta comunque una gran bella lente: oltretutto leggera e compatta. Lo sfocato, sebbene piacevolissimo anche grazie alle 10 lamelle del diaframma, non è cremoso se paragonato a quello di altre ottiche Meyer. Ma va detto che stiamo comunque parlando di un grandangolare in per cui questo aspetto dovrebbe essere messo in secondo piano rispetto ad altri fattori. Ben altra cosa è peso del  contributo dello sfocato in un mezzo tele. Io trovo quest’ottica molto divertente da usare ed in grado ogni volta di regalare sorprese davvero gradevoli e inattese. Non va infine dimenticata la messa a fuoco minima a soli 33 cm che ne fa un obiettivo davvero utile in tutte quelle situazioni in cui si desidera focheggiare su primi piani oltremodo ravvicinati. Nel 1971 ques’ottica cambia nome e diventa Pentacon 30mm f/3,5.  Per poi sparire definitivamente con l’avvento del Pentacon 29mm f/2,8 che in realtà non è una evoluzione del Lydith ma piuttosto una riedizione dell’Orestegon Meyer 29 mm f/2,8. La Meyer infatti, nel 1970, con l’avvento della Exakta RTL 1000 (sostanzialmente una Praktika VLC costruita dalla Pentacon) mette tre nuovi obiettivi a catalogo per questa fotocamera. Oltre all’Oreston 50 f/1,8 (normale) ed all’Orestor 100mm f/2,8 (mezzo tele) appare anche il grandangolare l’Orestegon 29mm f/2,8. In verità a questo trittico va aggiunto anche l’Orestor 135 f/2,8, unico però ad avere un antenato del 1969. Interessante sapere che al momento in cui scriviamo (2017) la nuova Meyer-Optik-Gorlitz ha deciso di riportare in vita il  Lydith 30mm f/3.5  lanciando quella che si chiama «campagna Kickstarter» . Il nuovo obiettivo, sempre con schema ottico 5 lenti in 5 gruppi è progettato con 12 lamelle di diaframma e messa a fuoco minima 16cm. Nelle immagini sotto vediamo il raffronto (puramente estetico) tra il Lydith 30mm f/3,5 e la sua trasformazione in Pentacon 30mm f/3,5
Altri esempi di immagini riprese col Lydith
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LYDITH  30mm f/3,5 

Meyer Optik Gorlitz: Lydith 30mm f/3,5 Una     piccola     gemma.     Modesto     all’apparenza, questo    obiettivo    nasconde    straordinarie    qualità ottiche.    Poco    noto    al    grande    pubblico    ha    una nutrita   schiera   di   appassionati   estimatori   grazie alle sue prestazioni molto interessanti. >    Crediti:    Esemplare    fornito    gentilmente    per    il test      da      Marco      R.      he       ringrazio       per       la   collaborazione.

Le fotocamere

Pagine dedicate a macchine fotografiche di ogni epoca con cui ho materialmente operato..

Gli obiettivi

La sezione è divisa in due grandi segmenti: quella che ho denominato «l’obiettivo perfetto» ovvero una vasta rcensione di numerosi 50mm ( e dintorni) e quella relativa alle altre focali.

Gli accessori

In particolare motori.
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Meyer Optik Gorlitz: Lydith 30mm f/3,5 Una        piccola        gemma.        Modesto all’apparenza,   questo   obiettivo   nasconde straordinarie   qualità   ottiche.   Poco   noto al   grande   pubblico   ha   una   nutrita   schiera di   appassionati   estimatori   grazie   alle   sue prestazioni molto interessanti. >   Crediti:   Esemplare   fornito   gentilmente per   il   test   da   Marco   R.   he    ringrazio    per    la   collaborazione.

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Gli obiettivi

La sezione è divisa in due grandi segmenti: quella che ho denominato «l’obiettivo perfetto» ovvero una vasta rcensione di numerosi 50mm ( e dintorni) e quella relativa alle altre focali.

Gli accessori

In particolare motori.