© Salvatore Benvenga 2016
MC HELIOS 81 - H 50mm f/2
L’alternativa al Nikkor 50mm f/2
Appartenente
alla
vasta
famiglia
degli
Helios
prodotti
dalla
fabbrica
Arsenal
di
Kiev,
è
un
obiettivo
costruito
con
montatura Nikon (in cirillico la H sta per N).
Progettato
dall’insigne
prof.
David
Volosov
del
GOI
(ГОИ;
Государственный
оптический
институт;
Gosudarstvennyi
opticheskii
institut;
Istituto
Ottico
di
Stato)
fondato
nel
1918
e
che
nel
2005
diventa
GOI
S.I.
Vavilov
in
onore
del
grande
fisico
Sergey
Ivanovich
Vavilov
UN PO’ DI STORIA…
La fabbrica Arsenal (Zavodarsenal Kiev), Ucraina, nasce nel 1764 in una fortezza militare di Kiev, distretto di Pechersk, come
officina per le armi dell’esercito russo. Per quasi due secoli questa sarà la principale attività.
Al termine della seconda guerra mondiale (ottobre 1946), i sovietici - impadronitisi “manu militari” dei macchinari della Zeiss
Jena e di alcune maestranze - decisero di riconvertire Zavod Arsenal, dopo averlo ristrutturato, insediandovi una fabbrica per la
riparazione delle Contax che in breve tempo si evolve in una catena di produzione di obiettivi e apparecchi fotografici. Principale
protagonista di questa operazione, non è chiaro fino a che punto volontariamente, è il gruppo diretto da Wolfgang Hahn
ingegnere della Carl Zeiss di Jena, trasferito a Kiev per gestire questa linea di lavoro.
A Kiev i tedeschi della Zeiss di Jena trovano già pronti ad aspettarli ed in ottime condizioni numerosi macchinari, attrezzature e
pezzi di ricambio prelevati dai russi dalla Zeiss Ikon di Dresda.
Loro malgrado, i tecnici tedeschi finiscono con dover allineare i loro precedenti standard qualitativi a quelli imposti dai nuovi
padroni. Mentre parte di lavoratori e quanto resta della fabbrica Zeiss di Jena continua in Germania la produzione di obietivi per
la Exacta di Dresda, a Kiev si da avvio ad una particolare specializzazione: la clonazione di fotocamere famose, tra cui
Hasselblad, Zeiss Ikon, Nikon.
In alcuni casi questa imitazione è sostanzialmente una semplificazione anche economica (circa un decimo del prezzo)
del’’originale più blasonato, come nel caso la medioformato Kiev 88 (derivata dalla Salyut) quale clone dell’Hasselblad 1600 e
perciò definita Hasselbladski. Per chiudere il capitolo del formato 6x6, ricordiamo che Zavod Arsenal produce anche la Kiev 60, la
cui foggia di grossa reflex si rifà chiaramente alla Pentacon Six.
Con il modello Kiev 10 comincia l’era delle 35mm SRL e, in particolare, con la Kiev 17 e Kiev 19 viene clonato l’attacco Nikon per
gli obiettivi. Con la Kiev 35A invece viene clonata la Minox 35EL ma, anche in questo caso, mentre è acclarata la bontà
dell’obiettivo (il Korsar 35mm f/2,8) la meccanica lascia alquanto a desiderare, tanto da essere nota per una lunga serie di
problemi.
La fabbrica Arsenal produce anche obiettivi, alcuni dei quali degni di nota. Tra i nomi più famosi possiamo citare Mir e
Helios/Arsat fatti sullo schema ottico degli Zeiss. Se si esclude il grosso neo dell’approssimativo controllo della qualità, per cui
possono trovarsi esemplari dello stesso obiettivo con comportamenti difformi, sotto il profilo ottico vantano rendimenti assai
buoni. Nel novembre del 2009, dopo 245 anni di storia, Zavod Arsenal cessa l’attività e solo il comparto delle 6x6 viene
proseguito dalla AraxFoto
DATI TECNICI
Lunghezza focale effettiva 52,5 mm
Angolo di campo : 45°
Max apertura diaframma f/2
Minima apertura diaframma f/16
Peso: 310 grammi,
6 lenti in 4 gruppi (schema Planar)
Diaframma a 6 lamelle (12 nella vers. non H)
Minima distanza di messa a fuoco 45 cm.
Diametro filtri: 52mm ***
Attacco: Nikon F
Produzione Helios 81:1965-1990
CONCLUSIONI
Questo non è un test scientifico. E’ semplicemente una prova sul campo fatta con scrupolo e pura passione. Le immagini pubblicate in
questi articoli NON sono state corrette o migliorate con Photoshop. Unica concessione è soltanto una leggera modifica di qualche punto
valore nei parametri di esposizione se la foto risulta eccessivamente scura o chiara. Nient’altro.
Come ho già detto sopra, si tratta di una valida alternativa economica al vecchio Nikkor 50mm f/2 che però resta in generale più
performante a tutta apertura e con uno stile costruttivo certamente più attraente. Questo a prescindere dalla piccolissima differenza di
focale, dato che il Nikon è un effettivo 50 mm, mentre l’Helios 81 H è un 52,5 mm.
I risultati sono più che buoni e la nitidezza è ottima, anche ai bordi, a patto di stringere di almeno due stop il diaframma.
Abbiamo già scritto su un altra pagina dell’
Arsat
che è l’evoluzione (solo nominale) dell’Helios 81 ed in effetti tutte le prove sul campo
rivelano questa identità totale tra le due ottiche. Probabilmente il vecchio Helios 81 M appare più robusto forse perché concepito e
realizzato in anni in cui la produzione industriale sovietica non si poneva alcuni problemi di risparmio. Ma è una suggestione che trae
origine dalla differenza di peso tra i due modelli.
Una questione che può aprirsi è: l’Helios 81 H 50 mm f/2 è da preferirsi o no all’Helios 77M-4 50 mm f/1,8 ?
La prima distinzione da farsi, al di là della piccolissima differenza di luminosità, è che il primo è con attacco Nikon ed il secondo con
attacco M42. La seconda che il primo ha uno schema ottico Planar e l’altro Biotar. L’ultima è che la lunghezza focale dell’ Helios 81 è
di 52,5 mm mentre l’Helios 77M-4 è 52 mm.
Ciò detto - per quel poco che queste differenze possano incidere - questa che segue è una prova sul campo tra le due ottiche fatta
su una Sony A7.
Appare che i risultati dell’Helios 77M-4 a tutta apertura sono migliori dell’Helios 81 H,. Comunque sia la nitidezza apparente è
superiore anche se è accreditato di un numero di lpm (46, 33, 26) inferiore a quelle dell’Helios 81 (52, 37, 27)
A diaframma f/8 però l’Helios 81 si impone in quanto appare più saturo e contrastato.
Concludendo: se posso trovare un punto debole nell’Helios 81 (M o H che sia) lo individuerei solo nella resa a tutta apertura, dove
cede terreno nei confronti del Nikkor 50mm di pari luminosità, ma anche nei confronti dell’Helios 77M-4 f/1,8.
E’ un obiettivo che però a partire da f/4 - crescendo via via a f/5,6 e f/8 - comincia a mostrare le sue qualità. In particolare l’81 H
appare non solo ben equilibrato nei cromatismi ma anche uniforme come resa ai bordi e dotato di una grande nitidezza ben
spalmata sull’intero fotogramma e ricco di dettaglio.
Se a tutto questo aggiungiamo il prezzo a cui è possibile trovare questo obiettivo nonché che esso può essere montato subito su
una Nikon diversamente da un Helios 77M-4 che avendo un attacco M42 necessita di un adattatore (peraltro con lentino se si vuole
mantenere il fuoco all’infinito) le conclusioni sono presto tratte.
Per i test, pur essendo un obiettivo con montatura Nikon, mi sono egualmente avvalso della Sony A7, tramite un adattatore
AI/Nex per uniformare i risultati con quelli degli altri 50mm. Ma ho fatto un test anche con la Nikon D700, raffrontandolo al
glorioso Nikkor H auto 50mm f/2.
E’ un obiettivo robusto che, come molte ottiche sovietiche, può variare da esemplare a esemplare, questo per il noto aspetto
legato ai criteri di produzione della macchina industriale sovietica che privilegiava il rispetto dei quantitativi di prodotto stabiliti a
discapito del controllo finale di qualità.
L’esemplare inviatomi è quello per esportazione e si è dimostrato bene in ordine, con
lenti pulitissime e senza alcun malfunzionamento. Le ghiere sono apparse scorrevoli e precise.
La prima impressione che ti
prende è il peso: non lo accrediteresti su un obiettivo così compatto, peso certamente ascrivibile all’impiego del pesante vetro
corona al lantanio.
Alla massima apertura (f/2) il nostro Helios non dà il massimo, se si esclude il piacevole contributo dello sfocato. Ma già con f/2,8
cambia marcia raggiungendo - a mio parere - la massima qualità tra f/5,6 e f/8. Non presenta un calo di rendimento ai bordi come
altri obiettivi, anzi ha una buona uniformità di resa. Anche cromaticamente è abbastanza fedele. Perde, ma questo è il prezzo da
pagare per tutti gli obiettivi vintage, un poco nel microcontrasto che è perfettamente recuperabile in post produzione.
Interessante leggere la tabella relativa alle risoluzioni, predisposta dallo stesso Volosov che accredita l’Helios 81 H come uno degli
obiettivi a maggiore risoluzione con i seguenti valori 52, 37, 27 lp/mm
L’obiettivo ha avuto varie versioni e sottoversioni, come si può leggere qui sotto.
AUTOMATICO
Helios-81 2/50 Automatic -
Helios-81 2/53 Automatico -
Helios 81 2/50 automatico (senza trattino tra 'Helios' e '81')
Helios-81 2/53 automatico
VERSIONE M
Helios-81 M 2/ 53 con H baionetta (ci sono due versioni con diverso petalo del diaframma)
MS Helios-81m 2/ 53
VERSIONE H ( ovvero N con attacco Nikon)
MS Helios-81H 2/50 - presentato in questa recensione
MS Helios-81H 2/ 53
Helios-81 H 2/ 53
Arsat H 1: 2 50mm - copia quasi identica del modello MC Helios-81H 2/50, con piccole differenze estetiche
Il modello qui trattato è MC Helios-81H 2/50 - versione per l'esportazione,
ALTRE VERSIONI
Helios-81 2/50
Helios-81 2/52
Helios-81 (GK-81)
GOI «HELIOS-81» 2/52,4
TEST SU Nikon D700 e confronto con Nikkor H 50mm f/2
L’HELIOS 81 H 50mm f/2
L’Helios 81, obiettivo standard per la 35mm SRL Kiev-10, 15 e 17, nasce con
un altro nome: Helios 65 (anno di progettazione curta da Volosov), e si
concluderà ( sia pure solo come denominazione) quando a Kiev decidono che
l’obiettivo dovrà chiamarsi Arsat Il nome Arsat viene assunto dopo il 1991,
anno in cui le ex repubbliche socialiste sovietiche diventano stati indipendenti.
L’obiettivo è stato prodotto sia nello stabilimento Arsenal di Kiev che in quello
di Uman (Ukr).
Mentre però l’Helios 44 può definirsi il Biotar russo , l’Helios 81 H ed il suo
successore Arsat hanno uno schema ottico che si rifà allo Zeiss Planar (doppio
Gauss), progettato negli anni ‘20 .
Il progettista capo prof. David Volosov decise di usare un vetro corona al
lantanio pesante ed ad alta risoluzione (LAK7) per ottenere una lente di
luminosità sufficientemente alta e allo stesso tempo con una modesta
curvatura, riuscendo a correggere meglio le aberrazioni.
È possibile trovare diverse versioni di Helios 81: Helios-81M , Helios-81
Automat, con lo stesso design ottico sebbene la loro qualità ottica sia
leggermente diversa per effetto delle lavorazioni delle lenti (v/sopra).
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***Anche una versione con lo stesso nome può avere un diametro diverso del filtro anteriore a seconda dell'anno di rilascio.
Helios-81 M 2/53 del 1981 e MC Helios-81 H
2/50 del 1980 comparati.
Sostanzialmente lo stesso obiettivo, anche
se marchiato in modo diverso. Non sono
state trovate differenze di nitidezza tra i due
obiettivi. Appare una più fedele resa
cromatica nel MC 81 H rispetto all’81 M ed
un migliore comportamento nel controluce.
Il modello 81M del 1981 in dotazione con la
Kiev 17 ( anch’esso con attacco F Nikon) è
leggermente più alto e più pesante: 337
grammi contro 312 grammi.
Interessante notare la diversa colorazione
delle lenti:si osservi la colorazione salmone
delle lenti del mod. 81M e quella più fredda
del mod. 81 H
Il Test è stato condotto a vari diaframmi, anche se qui per brevità si riporta solo f/8.
Questa è la foto campione utilizzata per misurare
la differenza di rendimento tra l’Helios 81 H e il
Nikkor 50 H ai vari diaframmi d’impiego, al centro
ed ai bordi.
Diciamo subito che se a f/2 il Nikkor si fa
leggermente preferire, a f/8 la decisione è ardua.
Il comportamento delle due ottiche come nitidezza
è equivalente sia al centro che ai bordi.
Unica microscopica differenza è nel contributo
dello sfocato, di un filo più accentuato nelle foto
scattate con l’Helios H.
Al CENTRO ad f/2
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Al CENTRO ad f/8
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BORDO DESTRO ad f/2
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BORDO DESTRO ad f/8
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BORDO SINISTRO ad f/2
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BORDO SINISTRO ad f/8
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TEST SU SONY A7 tra Helios 81M e Helios 81H
Come si rileva dall’immagine sottostante il Nikkor è un 50 mm puro, mentre l’Helios 81 H è un 52,5mm e copre un angolo di campo di 45°
Una KIEV 17 del 1981 con in dotazione l’Helios 81 M 53 mm f/2 . Sopra, a fianco, lo stesso obiettivo visto posteriormente.
Sotto il modello 81 H , sempre visto posteriormente, con lenti più azzurrine.
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Alcuni scatti di prova: HELIOS 81 H 50mm f/2 su SONY A7
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Scatto a f/16
ingrandimento
al 100%
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