© Salvatore Benvenga 2016
NIKKORMAT
NIKKORMAT: L’ESSENZIALE
Quando
la
Nikon
F
divenne
una
regina
tra
le
reflex
professionali,
la
Nippon
Kogaku
ritenne
di
consentire
anche
ai
non
professionisti
di
poter
accedere
alla
qualità
e
vastità del parco ottiche Nikon.
Fu
prodotta
una
fotocamera
solo
nominalmente
di
seconda
fascia,
dal
nome
più
modesto
ma
che
aveva
una
robustezza
ed
affidabilità
proverbiali
tanto
da
essere
apprezzata anche dai professionisti.
C’ERA UNA VOLTA....
Nel 1959 la Nippon Kogaku K. (Compagnia Ottica Giapponese) dopo un decennio di produzione di macchine a telemetro,
lancia la Nikon F fortunata primogenita delle reflex Nikon e progettata per essere al centro di un sistema di obiettivi ed
accessori probabilmente ancora oggi il più vasto al mondo.
Appena un anno dopo, la Nippon Kogaku si rivolge anche al mercato di
massa, mettendo sul mercato la Nikkorex (1960-192) dotata di un
obiettivo 50mm f/2,5 fisso. Nel 1962 la Nikkorex diventa una reflex con
innesto obiettivi F per costituire una alternativa economica alla Nikon F.
Dotata di otturatore a Copal e tempo sincro-x a 1/125 sec, ebbe un
tiepido successo. Vale la pena di aggiungere che tra i suoi primati la
Nikon vanta anche quello di aver messo in commercio nel 1963 la
Nikkorex zoom 35, che è stata la prima fotocamera al mondo dotata di
un obiettivo zoom di serie. Si trattava del Nikkor 43-86mm f/3,5 a
doppia ghiera e passo filtri 52mm.
La Nikkorex resta in produzione fino al 1966.
Nel luglio del 1965 la Nippon Kogaku decide che è ora di lanciare una
alternativa economica alla Nikon F ma di grande qualità. Il modello
prende il nome di Nikkormat FT e il corpo pesa ben 740gr.
( In verità il primo modello assume il nome di Nikkormat FS, prodotta dal 1965 al 1967, molto essenziale e piuttosto rara a
trovarsi. I numeri di matricola, preceduti da FS, iniziano da 7400001. E’ molto ricercata dai collezionisti)
Sebbene la Nikkormat FT non dispone della possibilità di essere motorizzata nè del mirino intercambiabile, l’otturatore a
lamelle metalliche con scorrimento verticale tipo Copal Square consente tempi di posa tempi da 1 sec a 1/1000 ed un sincro
fash a 1/125 sec. Ma ciò che impressiona è una robustezza di prim’ordine ed una costruzione accuratissima.
Nell’ottobre 1967 e fino al marzo 1975 la Nikkormat viene aggiornata col modello FTn ( si riconosce proprio dalla N
posizionata sopra la finestrella dell’esposimetro (vedi immagine) con diverse migliorie tra cui la scala dei tempi visibile nel
mirino. Pesa 10 grammi in più della FT. Alla Ftn seguono la FT2 e FT3 rispettivamente nel1975 e 1977. Si riconoscono
facilmente perchè sono dotate della slitta per il flash sul pentaprisma .
In particolare la nascita della FT3 è dovuta all’avvento delle ottiche AI, prive delle caratteristiche «orecchie» (forcella) delle
ottiche pre-AI che serviva in connessione col perno presente sul bocchettone della fotocamera ad informare il sistema
esposimetrico della massima luminosità dell’obiettivo . Le ottiche AI attraverso una camma interna di accoppiamento
rendevano obsoleto il vecchio sistema pre-AI. La FT3 venne costruita proprio per utilizzare questi nuovi modelli di obiettivi.
Viene prodotta nel 1972 anche una versione con otturatore controllato elettonicamente ( Nikkormat EL) che nella versione
motorizzata grazie al winder AW-1 (con velocità di scatto di 2 fps) assume il nome di Nikkormat ELW.
CONCLUSIONI
Come appare evidente la Nikkormat non è solo un oggetto da collezione.
Era e rimane una fotocamera di notevole robustezza in grado ancora oggi di funzionare in modo assai preciso ed affidabile.
Dotata di una meccanica di prim’ordine, suscita a tenerla tra le mani un senso di robustezza e affidabilità fuori dal comune.
Oggi si trovano ancora delle ottime macchine ben tenute a prezzi davvero modesti.
Per chi desiderasse provare il ritorno al fascino di scatti magari con qualche rullino in BN sarebbe un’ottima compagna. A costo di
apparire fuori moda nell’epoca del digitale (ma non tanto se si pensa al successo delle Lomo) credo che dedicarsi anche alla
riscoperta delle vecchie fotocamere analogiche di qualità non significhi affatto sprecare tempo e soldi, ma cultura e riscoperta del
piacere di una fotografia meditata.
Sul mercato giapponese la fotocamera viene marchiata Nikomat mentre il marchio Nikkormat viene usato per il mercato estero.
Modelli e Numeri di matricola:
FS: dal 7400001 (luglio 1965 - settembre 1967)
molto essenziale e piuttosto rara a trovarsi, ricercata dai collezionisti
FT: dal 3100001 (luglio 1965 - agosto 1967)
FTn: dal 3500001 (ottobre 1967 - marzo 1975)
FT2: dal 5000001 (marzo 1975)
FT3: dal 6000001 (1977)
EL: dal 5100001 ( novembre 1972) - prima fotocamera Nikon con otturatore controllato elettronicamente
ELW: dal 7500001 (1976) - si tratta di una EL dotata del winder AW-1 per avanzamento motorizzato. Prodotta solo in colore
nero
LE CARATTERISTICHE
La Nikkormat ha una copertura del mirino pari al 92% dell’area
inquadrata e l’impostazione sensibilità delle pellicole compresa
tra: ASA 12 - 1600.
Le EL / ELW hanno sensibilità ASA 25- 1600
Nell’immagine, sopra la leva coassiale per la determinazione dei tempi di posa, i settaggi per le ottiche (da f/1,2 a f/5,6). Sopra il
bottone di sbloccaggio delle ottiche si vede la leva zigrinata a slitta per pre-visualizzare la profondità di campo.
I tempi di posa vanno da 1 sec. a 1/1000 e posa B. Nella versione
EL ed ELW i tempi vanno da 4 sec. a 1/1000 oltre alla posa B.
Sincro flash M e X con terminale sincro PC, e X a 1/125 sec.
Tendina metallica sul piano focale
Il modello FTn ha la misurazione esposimetrica con lettura media a
prevalenza centrale e lancetta del galvanometro con i riferimenti
+/-
La scala delle sensibilità è posta sotto il bocchettone di innesto delle
ottiche e l’impostazione avviene tramite una minuscola forcellina a
slitta.