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Wilhelm Steinitz
(Praga 17/5/1836 - New York 12/8/1900)
- I° Campione del mondo (1886-1894) -
Nato da umile famiglia israelita, il giovane Wilhelm - che era già il più forte giocatore praghese - fu mandato a
studiare al Politecnico di Vienna.
Nella capitale austriaca, Steinitz vinse il campionato del Circolo Scacchistico Viennese del 1861, il che equivaleva
ad essere considerato il miglior giocatore dell'impero austro-ungarico.
A questa fama Steinitz riuscì ben presto ad aggiungere quella di essere il giocatore meno amato che si ricordi a
memoria d'uomo. Piccolissimo di statura, claudicante, miope, megalomane, suscettibile, testardo e litigioso con
chiunque, una volta riuscì a rimediare un pugno talmente violento da un avversario a cui aveva sputato addosso da
volare attraverso una finestra.
I meriti scacchistici di Steinitz (visto che su quelli umani è meglio soprassedere) possono essere riassunti in una
affermazione: postulò i fondamentali dell'equilibrio posizionale. Tradotto in parole povere: "è scorretto attaccare
prima che l'equilibrio della posizione sia stato sensibilmente alterato, ma che, quando questo momento giunge,
non solo si può attaccare, ma si deve, altrimenti il vantaggio verrà perduto" (Max Euwe in "L'evoluzione dello stile
scacchistico").
Prima di Steinitz il gioco era essenzialmente romantico (definito "italiano" per un puro fatto di discendenza storica)
costruito su attacchi violenti dei pezzi sul Re, gambetti e sacrifici. Fu Steinitz ad introdurre i concetti di case forti e
case deboli, di Alfieri buoni e cattivi, di strutture pedonali. Le sue idee ebbero una profondità del tutto inusitata
per i suoi tempi. Egli stesso scrisse: "Sono stato campione del mondo per ventotto anni perché ero venti anni
avanti della mia epoca. Giocavo secondo principi che né Zukertort, né i suoi contemporanei sapevano afferrare".
Le estenuanti trattative per giungere al match tra Steinitz e Zukertort durarono circa tre anni. Erano i giornali a
quel tempo a fare da veicolo tra i due contendenti e pertanto il processo attraverso cui vennero alla fine fissati i
termini della sfida erano di dominio pubblico. Zukertort, alla fine, accettò che l’incontro avvenisse in America
anziché a Londra dove s’era stabilito. L'11 gennaio del 1886 Steinitz e Zukertort si sedettero di fronte per un match
che avrebbe laureato campione del mondo colui che per primo avesse conseguito 10 vittorie.
Il match si sarebbe svolto tra New York, Saint Louis e New Orleans.
A New York Zukertort andò in vantaggio per 4 a 1. Ma Steinitz a St Louis raggiunse l'avversario, per poi superarlo
definitivamente a New Orleans col punteggio finale di 10 a 5 (4 le patte).
Successivamente Steinitz difese il titolo in due sfide contro il più giovane Cigorin, in mezzo alle quali ci fu il match
contro Gunsberg, uno scontro preceduto da una sfida svoltasi tra i due a L’Avana che finì in perfetta parità. Il
match si svolse a New York e Gunsberg si dimostrò l’osso più duro che Steiniz avesse mai messo sotto i denti. Lo
sfidante mirava a non perdere e opponeva un catenaccio difensivo che mise in grande difficoltà il campione in
carica, tant’è che l’esisto finale fu quello col minor scarto mai realizzato nelle sfide per il campionato del mondo
giocate da Steinitz.
Il campione boemo perderà il titolo nel 1894 ad opera di Lasker che dirà a proposito : "Il giocatore ha battuto il
pensatore".
Disputò l'ultima partita della sua vita al torneo di Londra del 1899 congedandosi, dopo una performance deludente,
con una vittoria su Janowsky. Rientrato a New York, pochi mesi dopo fu ricoverato in una clinica psichiatrica. Si
spense per crisi cardiaca al Manhattan State Hospital la domenica del 12 agosto1900.
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1886
Steinitz– Zukertort
10
5
5
1889
Steinitz– Cigorin
10
6
1
1890
Steinitz– Gunsberg
6
4
9
1892
Steinitz– Cigorin
10
8
5
1894
Lasker– Steinitz
10
5
4
Bibliografia:
•
Jakov Nejstadt - Steinitz primo campione del mondo
•
Richard Reti -
I maestri della scacchiera
•
Harold Schonmberg - I grandi maestri degli scacchi
•
Al Horowitz - I campioni del mondo di scacchi
•
Chicco-Porreca - Dizionario Enciclopedico degli scacchi
•
Kasparov-Plisetsky: I miei grandi predecessori
Sfide per il titolo V P N
Lasker - Steinitz
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