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Mikhail Nekhemovic Tal
(Riga 9/11/36 - Mosca 28/6/1992)
- VIII° Campione del mondo (1960-1961)-
Spettò al maestro Alexander Koblentz la fortuna di scoprire ed allenare quel giovane lettone dal cognome secco e
breve come uno schiocco - secondogenito di un noto medico di Riga - e dotato di eccezionale talento.
Misha esplose come una palla di fucile conseguendo risultati immediati ed eccezionali che lo portarono in breve alla
ribalta internazionale. Si dice che a tre anni sapesse già leggere e scrivere, a cinque era in grado di fare - a mente -
moltiplicazioni a tre cifre e iniziò la scuola partendo direttamente dalla terza classe. A sette anni imparò a giocare a
scacchi. A quindici anni si iscrisse alla facoltà di Filosofia. Nel 1953 vinse il campionato della Lettonia e, nel '57 e '58
il campionato dell'Urss.
La sua fu un'ascesa irresistibile, tanto che - affermatosi al torneo dei candidati del 1959, si trovò l'anno successivo a
contendere il titolo mondiale a Botvinnik. Tra lo stupore generale, a soli ventitre anni, Tal strappò lo scettro al mitico
Botvinnik con un perentorio +6 -2 =13. Per la sua vittoria gli fu donata una Volga (considerata la migliore vettura
sovietica dell'epoca) ma lui la regalò a suo fratello.
La sua fu una carriera strepitosa e folgorante. Imparò a giocare a scacchi all'età di otto anni ed a tredici attirò su di
sé l'attenzione di Koblentz, considerato a quel tempo il miglior giocatore lettone, che ne divenne maestro, allenatore
ed amico. Il suo stile di gioco, combattivo ed azzardato, apparve ai più come magia pura, tanto che fu
soprannominato il Mago di Riga. Tal giocava in modo pirotecnico ed imprevedibile, si azzardava in posizioni
complicatissime sul filo del rasoio. Le sue partite sono state la disperazione di molti critici che hanno dibattuto sulla
validità dei suoi sacrifici con giudizi spesso contrastanti. (Aggiungiamo per inciso che scoprire che una partita persa
poteva essere vinta non è di grande consolazione).
La sua irresistibilità era frutto di un gioco assai aggressivo, fondato sull’intuizione, audace fino all’estremo. Un gioco
che necessitava di una tenuta psicofisica di primo livello, che bruciava moltissime energie anche nervose,
esattamente il contrario di quello che poteva assicurare la salute cagionevole di Tal. La scuola logica scacchistica
trovò in Tal il suo polo più lontano, tant’è che si discute ancora se il teorema degli scacchi, visti come lotta da
Lasker, non abbia trovato in questo furibondo combattente il suo massimo sacerdote.
Molto più concretamente il segreto dei suoi successi andrebbe ricercato nella visione del gioco che possedeva: Tal
mirava principalmente a posizioni in cui i suoi pezzi diventavano come creature vive, piccoli kamikaze da scagliare
sulle difese nemiche per frantumarle e disperderle. I suoi avversari spesso non riuscivano a venire a capo di
complicazioni terribili, ricche di tatticismi delicatissimi e si smarrivano. Il grave handicap di Tal, che già aveva una
mano destra con sole tre dita, fu la sua cagionevolissima salute che ne influenzò pesantemente il rendimento a
mano a mano che gli anni trascorrevano. Per la cronaca, Tal ha disputato il suo ultimo torneo ufficiale a Barcellona,
febbricitante, classificandosi nono dopo la vittoria all'ultimo turno contro Akopjan. Mikhail Tal, detto Misha il Mago di
Riga, campione del mondo in giovanissima età, è deceduto all'età di 55 anni in un ospedale di Mosca per una
emorragia e riposa ora nel cimitero ebraico di Riga. La sua città natale gli ha dedicato un busto in pietra nel
principale giardino pubblico (Parco Vermanes) adiacente all’imponente monumento alla Libertà in Brivibas Bulvaris.
Titoli:
International Grandmaster, 1957.
USSR Champion, 1957, 1958, 1967,
1972, 1974, 1978.
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1960
Tal – Botvinnik
6
2
13
1961
Botvinnik - Tal
10
5
6
Bibliografia:
•
Chicco-Porreca - Dizionario Enciclopedico degli scacchi
•
Harold Schonmberg - I grandi maestri degli scacchi
•
Al Horowitz - I campioni del mondo di scacchi
•
Tal-Damskij - Tal magia dell'attacco
•
Tal-Koblentz - La via del successo negli scacchi
•
A.Koblentz - La carriera di Mikhail Tal
•
Kasparov-Plisetsky: I miei grandi predecessori
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