© Salvatore Benvenga 2016
NIKON FM2
NIKON FM2: UN GREGARIO DI LUSSO
Progettata
per
offrire
una
soluzione
“economica”
a
chi
non
poteva
permettersi
una
F2,
di
fatto
ha
finito
col
diventare
un
secondo
corpo
non
meno
affidabile
e
robusto
delle
sorelle
maggiori.
Una
fotocamera
totalmente
manuale
che
non sbaglia un colpo.
C’ERA UNA VOLTA....
Nel 1977 la Nippon Kogaku mise in produzione la FM, primo apparecchio progettato per essere impiegato con gli obiettivi
AI di nuova generazione, modificando il sistema di accoppiamento tra l’esposimetro interno e il preselettore dei
diaframmi e introducendo tre led nel mirino per la lettura esposimetrica.
Il mirino della FM, diversamente dalla Nikon F (1959) Nikon F2 (1971)
con copertura del 100% dell’area inquadrata, copriva solo il 93%.
Le pile servivano solo per attivare l’esposimetro, dato che la macchina
era perfettamente in grado di scattare indipendentemente
dall’alimentazione elettrica.
Fu scelto un otturatore a scorrimento verticale (Copal Square S a cinque
lamelle) in grado di utilizzare il motore con cadenza di 3,5 ftg al
secondo. Un otturatore molto preciso con tempi da 1sec a 1/1000 +
posa B e tempo sincro-x a 1/125 sec, migliore rispetto a quello presente
sulle sorelle maggiori, per lavorare col flash in esterni.
Insieme con la FM fu messa in produzione anche la FE, gemella della
FM, ma automatica a priorità di diaframmi, che non ebbe però il
successo della sorella totalmente manuale tra i Nikonisti più ortodossi.
Nel 1982 la Nikon fece uscire una evoluzione della FM, la FM2.
L’otturatore consentiva tempi di posa fino alla ragguardevole velocità di 1/4000 sec ed il sincro fash a 1/200 sec.
L’ammiraglia di riferimento era nel frattempo diventata la Nikon F3 (1980).
Nel 1984 fu aggiornata la FM2 che diventò FM2n (da new) col tempo sincro flash esteso a 1/250 sec. avvicinandosi su
questo versante a quelli permessi di un otturatore centrale con grandi vantaggi nell’uso del lampeggiatore in esterni per
lampo di schiarita in luce solare nelle classiche situazioni da 1/250 a f: 8. Infine nel 1993 vi fu l’ultima versione della
serie FM con la FM2/T (titanio) caratterizzata dalla carrozzeria in lega di titanio.
CONCLUSIONI
La Nikon FM2n era pubblicizzata come la Nikon dei perfezionisti.
A prima vista questa poteva apparire più come una classica boutade che altro, ma per chi - come me - ha avuto modo di
provarla a lungo sul campo non può che concordare.
Alla prova dei fatti la FM2si rivela una fotocamera di una robustezza ed affidabilità del tutto eccezionali, preservate in un corpo
decisamente compatto se raffrontato a quelle delle ammiraglie di casa Nikon e chi l’ha usata sa bene che la “piccola” FM2
nasconde un cuore generoso e assolve al suo dovere con precisione e costanza invidiabili.
Ed anche se queste parole finiranno rivolte ad una ristretta cerchia di appassionati (non so neppure se raggiungono quei venti
lettori che Manzoni sovente citava ), sento di dover confermare che la FM2 è una fotocamera meccanica dalle grandi prestazioni.
Scattare con essa può provocare quel piacere che sanno dare solo quelle gite fuori porta che finiscono in un’osteria alla mano
dove si mangia bene e si beve meglio. Una gita destinata ad essere ricordata negli anni a venire, da raccontare agli amici con
quella sfumata nostalgia che ognuno di noi prova immancabilmente quando parla di cose che hanno - anche solo per breve
tempo - dato gusto alla vita.
La Nikon FM2 si può trovare totalmente nera o con la calotta cromata.
Una curiosità: per la polizia norvegese fu prodotta una versione speciale, cromata e mezzoformato (18x 24mm)
LE CARATTERISTICHE della FM2n....
La gamma di misurazione ISO è particolarmente estesa (EV1-EV18, ovvero da 1/sec a f:1,4 fino a 1/2000 a f:11 con pellicola
100 ISO) e gamma sensibilità da 12 a 6400 ISO esattamente come per la sorella maggiore F3.
Semplicissime le esposizioni multiple grazie alla piccola leva
coassiale posta in testa alla leva di carica e visibile anche nelle
immagini a corredo di questo articolo.
L’otturatore nella FM2n è in alluminio con un ottimo sistema di
frenaggio contro gli urti di fine corsa.
Anche lo specchio reflex è maggiorato rispetto alla precedente FM
con cornice in titanio e alloggiamento di battuta fonoassorbenti,
Cinque cuscinetti a sfera assicurano al meccanismo di carica un
avanzamento molto dolce. Tre i vetrini di messa a fuoco (contro i
venti della F3) possibili ed esposimetro con coppia di fotodiodi al
silicio il tutto all’interno di uno chassis in alluminio pressofuso con
fondello e calotta in bronzo.
Tendina in titanio a scorrimento verticale fino alla seconda versione
(ottobre 1989), sostituita dopo tale anno da quella in alluminio
come sulla F-801
Il peso complessivo della FM2 è di 540 gr (solo corpo).
La Nikon FM2 può lavorare a temperature estreme: da - 40° a +
50°, grazie ad una costruzione semplicissima quanto robustissima, in una speciale lega di alluminio resistente alla corrosione e
agli urti.
Le immagini rappresentano una FM2n caratterizzata dal tempo sincro-x a 1/250 in rosso sul selettore dei tempi e dalla lettera
N, visibile sul retro, prima del numero di matricola. L’attivazione del pulsante di scatto e misurazione esposimetrica avviene
staccando leggermente la leva di carica (come si nota nella foto) dalla posizione di riposo (detta posizione di sicura).
Complemento della FM2 è il motore MD-12 (nella foto)
con cadenza da 3,2 ftg al secondo alimentato da 8
battere a stilo di tipo AA dal peso netto di 410gr.
La FM2 con motore MD-12 è ancora ragionevolmente
compatta e molto ergonomica.
Lo
schermo
di
messa
a
fuoco
è
di
tipo
K
con
lente
di
Fresnel
ad
immagine
spezzata
e
corona
di
microprismi.
La
FM2
è
totalmente
meccanica
ed
in
grado
quindi
di
operare
anche
senza
batterie,
salvo
quella
necessaria
ad
l'alimentare
l'esposimetro interno che attiva degli indicatori a led visibili sul lato destro del mirino.
La FM2 ( come la FM o FE d’altronde) ha un esposimetro
incorporato tipo TTL con lettura semi-spot con obiettivi AI
(stop-down con i pre-AI) ed un campo di misurazione che
va da EV1 a EV 18 con pellicola a 100 ASA.
Si noti sopra il bocchettone d’innesto delle ottiche e sotto il
mirino la finestrella a periscopio necessaria per leggere i
valori f/ del diaframma direttamente nel mirino.
Sul fondello si notano all’estrema sinistra la presa motore
per l’avanzamento e all’estrema destra i contatti elettrici
entrambi destinati all’abbinamento col motore MD-11 e
MD-12.
Si nota poi l’alloggiamento per le due pile da 1,5 volt, il
foro filettato per attacco al treppiede e il pulsante per lo
sblocco della pellicola al fine di consentirne il
riavvolgimento.