© Salvatore Benvenga 2016
Photography

NIKON F4

NIKON F4: L’INNOVAZIONE NELLE REFLEX

Quando    l’8    settembre    1988    la    Nikon    annunciò    in    una conferenza    stampa    mondiale    la    F4    nessuno    poteva immaginare     come     questa     reflex     avrebbe     cambiato profondamente     il     concetto     di     reflex.     Una     serie     di innovazioni    notevolissime    e    una    robustezza    ai    limiti dell’incredibile    fanno    della    F4    una    vera    icona    delle fotocamera.
C’ERA UNA VOLTA.... Dopo aver lanciato nel 1959 la Nikon F  , nel 1971 la Nikon F2 ,e nel 1980 Nikon la Nikon F3 quest’ultima disegnata da Giorgetto Giugiaro, la casa giapponese affidò alla matita del famoso designer anche la nuova reflex progettata non solo per essere al centro di un sistema di obiettivi ed accessori probabilmente ancora oggi il più vasto al mondo, ma per essere la reflex più innovativa che avesse mai visto la luce: la Nikon F4. Nel 1988, sebbene la produzione della F3 continuasse ancora fino al 2000, ai fotografi fu messa a disposizione una macchina decisamente impressionante: prima professionale autofocus per di più dotata di un motore interno e dell’innovativo sistema esposimetrico Matrix. Il tutto alimentato da 4 comuni batterie AA alloggiate in una impugnatura amovibile chiamata MB-20. Sicuramente una macchina per braccia robuste dato che il solo corpo con batterie pesa ben 1400gr.  La F4  dotata dell’impugnatura MB-21 (alimentata da 6 pile AA  che la rende un filo più alta) dotata di uno pulsante scatto supplementare per le riprese verticali assume la sigla F4-S. Infine se alimentata dall’MB-23 (8 batterie) è nota come F4-E
CONCLUSIONI Come si evince la Nikon F4  rappresenta una pietra miliare nella storia delle fotocamere reflex. Possiamo dire che è stata il modello che ha portato il maggior numero di innovazioni tecniche mai introdotte contemporaneamente su una fotocamera. Metaforicamente parlando ha infranto la barriera del suono aprendo le porte all’era moderna. Precisa, robusta, affidabile, versatile nonché oltremodo massiccia ha finito per essere relegata nella vetrina dei trofei più importanti.  Potrebbe essere un ottimo affare per chi interpreta la fotografia in modo tradizionale, a condizione di non farsi intimidire né dalla mole né dal peso. Caracollare per ore con una F4 appesa al collo è un ottimo modo per sentire il bisogno di un lungo massaggio a fine giornata. E forse in questo va visto il suo breve passaggio commerciale, rispetto agli altri modelli professionali prodotti dalla Nikon. D’altra parte è stata progettata e costruita per essere un carro armato invincibile, in grado di affrontare e risolvere qualsiasi situazione con modalità assolutamente innovative.  Lo ha fatto circa trent’anni fa: una enormità di tempo se pensiamo alla veloce obsolescenza tecnologica che incombe sui prodotti di questo genere.   Ha introdotto novità ancora oggi utilizzate e questo andrebbe ricordato soprattutto a quanti si esaltano con la terminologia tecnica fotografica ignorandone la genesi e la strada che ha portato la fotocamere moderne a essere molto di più di uno strumento puramente meccanico.
Il primo numero di serie  (1988) fu della F4 il 2.100.000. L’esemplare qui fotografato è del 1994. Nell’immagine sottostante l’impressionante differenza di stazza tra la Nikon F3 e la Nikon F4
LE CARATTERISTICHE....
Gamma sensibilità: ISO 25-5000 impostata automaticamente con le pellicole provviste di codifica DX  (da ISO 6 -6400 in manuale). Tempi di posa da 30 sec. a 1/8000, B e T, sincro X su 1/250 sec, otturatore verticale su piano focale con tendine in fibra di carbonio rinforzate, copertura mirino 100%, pentaprisma intercambiabile, display LCD, riavvolgimento pellicola automatico motorizzato o manuale (con la leva R1). Il sistema di messa a fuoco C consente in totale automatismo anche un preciso Focus Tracking (per soggetti in movimento a velocità costante). La F4 è dotata inoltre di due pulsanti anteriori uno per il blocco AE-L (esposizione) e l’altro AF-L (autofocus).
Nell’immagine (sopra) si può vedere sul pentaprisma DP-20 sia il selettore delle tre modalità esposimetriche (spot, Matrix, media a prevalenza centrale) , che la rotellina per la correzione diottrica.  Il pentaprisma DP-20 è anche dotato di slitta a contatto caldo e contatti per i flash dedicati (SB-24, SB-22, SB-23, SB-20) La F4 in abbinamento con l’ SB-24 può sincronizzare sulla seconda tendina il lampo flash. La Nikon F4 , prodotta fino al 1997, nel 1996 viene rilevata dalla più leggera F5 che, sebbene dotata di un restyiling più moderno da cui originano anche le odierne forme delle Nikon professionali digitali, secondo diversi commentatori non ha aggiunto molto alla F4 che resta la vera traghettatrice delle reflex all’era moderna. La modernità però non le è stata affatto riconoscente. Infatti va detto che se al momento della sua immissione sul mercato la F4 costava la bellezza dell’equivalente di circa 8/9 mila euro attuali, oggi si trova sul mercato dell’usato a circa 140 dollari ( poco più di cento euro). Eppure questa fotocamera è in grado di utilizzare praticamente tutti gli obiettivi Nikon dal 1959 (inclusi quindi anche i non AI) ad oggi, compresi perfino i modelli G prodotti per le attuali reflex digitali Nikon (per intenderci quelli senza la ghiera del diaframma), ovviamente quest’ultimi solo in modalità P o S. Tornando per un attimo alle sue dimensioni ragguardevoli, eccola in un confronto con la mitica F3. Come appare evidente la F4 è un gigante in tutti i sensi.
Coassiale col pulsante della correzione dell’esposizione c’è la leva per la scelta della modalità d’impiego: Manuale (M), Priorità di Diaframmi (A), di tempi (S), Programmato (P e PH), quest’ultimo detto programma d’azione particolarmente indicato con l’uso dei teleobiettivi. La F4 qui raffigurata è dotata del mirino standard DP20 tipo HP (high eyepoint), che può essere sostituito col mirino sportivo DA- 20 oppure dal mirino a pozzetto DW-20 oppure dal modello, sempre verticale ma dotato di lente per ingrandimento, DW-21.
Il pulsante di scatto, superata la posizione L (blocco) consente di operare a scatto singolo (S), continuo 4 fts (CH), continuo 3,3 fts (CL), silenzioso a 1 fts (CS) e autoscatto (ritardo 10 sec).
Nikon F4 è stata la prima fotocamera professionale col motore incorporato, la prima ad avere l’autofocus, la prima col sistema di misurazione della luce Matrix, in grado di lavorare con tutte le ottiche prodotte dalla Nikon. Una vera rivoluzione tecnologica.
I PRIMATI DELLA NIKON F4
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NIKON F4

NIKON F4: L’INNOVAZIONE NELLE

REFLEX

Quando   l’8   settembre   1988   la   Nikon   annunciò   in una   conferenza   stampa   mondiale   la   F4   nessuno poteva   immaginare   come   questa   reflex   avrebbe cambiato   profondamente   il   concetto   di   reflex.   Una serie      di      innovazioni      notevolissime      e      una robustezza   ai   limiti   dell’incredibile   fanno   della   F4 una vera icona delle fotocamera.

Le fotocamere

Pagine dedicate a macchine fotografiche di ogni epoca con cui ho materialmente operato..

Gli obiettivi

La sezione è divisa in due grandi segmenti: quella che ho denominato «l’obiettivo perfetto» ovvero una vasta rcensione di numerosi 50mm ( e dintorni) e quella relativa alle altre focali.

Gli accessori

In particolare motori.
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NIKON F4

NIKON F4:

L’INNOVAZIONE

NELLE REFLEX

Quando    l’8    settembre    1988    la    Nikon annunciò     in     una     conferenza     stampa mondiale      la      F4      nessuno      poteva immaginare   come   questa   reflex   avrebbe cambiato   profondamente   il   concetto   di reflex.      Una      serie      di      innovazioni notevolissime   e   una   robustezza   ai   limiti dell’incredibile   fanno   della   F4   una   vera icona delle fotocamera.

Le fotocamere

Pagine dedicate a macchine fotografiche di ogni epoca con cui ho materialmente operato..

Gli obiettivi

La sezione è divisa in due grandi segmenti: quella che ho denominato «l’obiettivo perfetto» ovvero una vasta rcensione di numerosi 50mm ( e dintorni) e quella relativa alle altre focali.

Gli accessori

In particolare motori.