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C’ERA UNA VOLTA....
Mentre la Nikon F era ancora in produzione (1959-
1974)la Nippon Kogaku mise in produzione nel 1971
quella che ne sarebbe stata la logica evoluzione: la
F2.
La F2 possedeva tutti i punti di forza della F, tra cui la
modularità, il mirino ed il vetrino di messa fuoco
intercambiabili, la tendina in titanio sul piano focale e
la copertuta al 100% del campo inquadrato nel
mirino. Ma furono introdotte alcune migliorie quali: il
mirino Photomic (DP-1) più compatto e meno
spigoloso di quello presente sulle F, il dorso
incernierato sul lato, un migliore accoppiamento col
motore (M-1 da 5 ft al sec con anche il
riavvolgimento motorizzato), il sicro-X portato a
1/80sec, l’interruttore on-off integrato nella leva di
carica a corsa breve, specchio a ritorno istantaneo .
Il primo numero di matricola fu 7100001
Nel 1973 la Nikon produsse in serie la F2S con
Photomic DP-2 con display a LED anziché a
galvanometro e un accessorio (DS-1) che la
trasformava in una automatica a priorità di tempi.
Nel 1976 veniva prodotta (in pochi esemplari) la
F2SB, dotata di un Photomic DP-3 con sensore al
silicio (SPD).
Nell’immagine la Nikon F2 con Photomic Dp-1 e
motore MD-3, ultimo della serie dopo Md-1 e Md-2.
Nel 1977 fu prodotta la F2A con Photomic Dp-11
(riconoscibile per una piccola A bianca sul lato destro
del frontale), in grado di dialogare con le nuove
ottiche AI senza necessità di accoppiare la forcella
per leggere i diaframmi.
L’ultima F2 totalmente meccanica fu la F2AS
prodotta nel 1977 con Photomic DP-12, gemella della
F2SB, oggi tra le più ricercate dai collezionisti.
Nel 1978 alla Photokina la Nikon presentò la F2 High
Speed, con motore MD-100 da 10 ft al sec., a cui
seguì la versione II° caratterizzata dall’assenza della
posa B e T. Numeri di matricola dal 7850001.
Infine nel 1979 (a nove anni dalla sua nascita) uscì la
F2 Titan, con molte componenti (fondello, mirino,
piastra porta ottica..) in titanio per il massimo della
robustezza, la scritta Titan (in corsivo) sul frontale
sinistro ed il mirino DE-1 ( pentaprisma semplice
senza esposimetro).
Il fondello della F2, con l’alloggiamento per le pile, il
pulsante di sblocco (frizione) per il riavvogliamento
della pellicola, il filetto per il treppiede, la chiavetta di
sicurezza per l’apertura del dorso (a destra), la presa
di forza per il perno motore (a sinistra).
Sul frontale si vede la leva dell’autoscatto impostabile
per 2, 4, 6, 8, 10 sec. ed appena sopra il pulsante di
controllo della profondità di campo con la leva di
sollevamento dello specchio. Sulla destra il pulsante
di sblocco delle ottiche.
V’erano anche in dotazione una notevole serie di vetrini di
messa a fuoco: tipo A (lente di Fresnel e condensatrice
con stigmometro orizzontale ad immagine spezzata), tipo
B con al centro solo una semplice zona finemente
smerigliata utile con ottiche poco lunminose, tipo C con
reticolo centrale in campo chiaro per macrofotografia,
tipo D (il più semplice), tipo E (adatto alle ottiche
decentrabili PC-Nikkor),tipo G, tipo H, tipo J, tipo K
(standard in dotazione: caratterizzato dalla corona di
microprismi attorno al telemetro ad immagine spezzata),
tipo L, M, P e R (per uso con grandangolari estremi).
Era stato prodotto un vetrino per ogni necessità.
La F2 aveva in catalogo diversi mirini (nell’immagine sotto
i vedono i due più diffusi:pentaprisma semplice e
Photomic) tra cui quello a pozzetto, il costoso mirino
d’azione, quello ingranditore 6x e quello angolare.
Iil Photomic DP1 ed il pentaprisma semplice (senza
esposimetro incorporato) DE1.
Nella immagine si può osservare la F2 privata del mirino
per accedere al vetrino di messa a fuoco (anch’esso
intercambiabile tra vari modelli), il selettore dei tempi da
1sec a1/2000sec + B) la ghiera intorno al pulsante di
scatto con la funzione T (in grado di far eseguire
esposizioni fino a 10 sec caricando la leva dell’autoscatto
posta sul frontale). Caratteristica unica della F2 la
possibilità di gestire i tempi verdi (da 1/125s a 1/2000s
anche con regolazioni intermedie! Si noti al centro del
selettore dei tempi un discchetto bianco marcato da un
trattino nero. Quando esso è orizzontale significa che
l’otturatore è armato, se è inclinato che esso è scarico.
ED OGGI?
La Nikon F2 è una fotocamera fatta per durare e resistere
al tempo. Chi volesse provare il fascino di una macchina
totalmente manuale a pellicola con un parco ottiche ed
accessori sterminato ha di che saziarsi. Una fotocamera di
grande precisione e robustezza, reperibile nel mercato
dell’usato con buona facilità, meno impegnativa della F
per certi versi, in grado di scattare immagini in ogni
condizione climatica.
Certo, oggi è vista come una macchina da collezione
storica per appassionati nikonisti o di fotocamere d’epoca,
ma questo nulla toglie alla sua capacità di fare ancora
perfettamente il proprio dovere qualora venisse richiesto.
© S. Benvenga