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Nikon 50 mm f: 1,4
Nella storia della fotografia ed in particolare in quella relativa al formato 35mm
(24x36), l’obiettivo 50mm ha rappresentato una pietra miliare.
Le ragioni di questo (giusto) successo restano - per molti versi - tutt’oggi valide,
nonostante che l’analogico abbia ceduto il passo al digitale.
A rigor di logica, tutto questo non avrebbe dovuto accadere, ...
C’ERA UNA VOLTA
Prima dell’avvento degli zoom di buona qualità ed a
prezzi abbordabili, c’è stato un tempo (neanche
troppo lontano) in cui ogni appassionato fotografo
custodiva nella sua borsa la classica tripletta di
ottiche: un grandangolo (in genere il 28mm), un
normale (il 50mm) ed un tele (135mm).
Mentre oggi si trovano comunemente in vendita solo
i corpi macchina, senza cioè un obiettivo di corredo,
per parecchi decenni le case produttrici hanno
commercializzato le fotocamere con il 50mm in
dotazione. Si trattava del compatto e comunque
luminoso 50mm f:1,8, leggero e di buona qualità.
Ironicamente potrebbe anche dirsi che il 50mm era
definito l’obiettivo normale solo perché
"normalmente" venduto in kit col corpo macchina.Le
altre ottiche- tra cui il più costoso e prestigioso 50mm
1:4 - costituivano un optional decisamente ambito dai
fotografi più esigenti ma richiesto a parte.
La denominazione “normale” discende in realtà dalla
misura della diagonale nel formato
24x36, pari a 43mm ( arrotondati a 50mm).
Andrebbe aggiunto che il 50mm, definito normale
per metoniminia, è normale perché più vicino alla
resa prospettica dell’occhio umano.
La sua copertura angolare è di 46°.
LE CARATTERISTICHE GENERALI DEL 50mm....
L’obiettivo 50mm non soffre, nelle migliori
produzioni, delle aberrazioni e distorsioni più
facilmente riscontabili nelle altre focali. E’ un’ottica
di buona ( in alcuni esemplari perfino splendida)
incisione, leggera, compatta, luminosa e versatile.
La domanda che potrebbe sorgere è se oggigiorno,
con una disponibilità di ottimi zoom, ha senso dotarsi
di un’ottica fissa da 50mm. A mio parere sì e
cercherò di dimostrarlo
Nessuno zoom è luminoso come un 50mm. I migliori
zoom si attestano su f: 2,8, un valore ottimo ma ben
distante da un f: 1,4 e perfino da f: 1,8. Non c’è
storia neppure sulla resa - misurata sulla focale
50mm - tra zoom e ottica fissa. Il 50mm vince su
tutti i fronti.
HA UN SENSO NEL CORREDO DIGITALE?
Anche a quanti posseggono una reflex digitale
(ancorché non full frame/pieno formato) ed uno
zoom in corredo il 50mm 1:4 può tornare utile.
In un sistema APS (sensore ridotto) il fattore di
moltiplicazione fa sì che ci si ritrovi in possesso di un
75mm f: 1,4, pratico, leggero, luminosissimo e di
eccellente resa per ritratti e per uso generale in
condizioni di scarsa luminosità. Per capirci meglio
sarebbe analogo ad un fantastico 85mm 1:4 nel full
frame ma con costi e dimensioni ben più ridotti.
IL 50mm f: 1,4 NIKON - STORIA E MODELLI
La Nippon Kogaku produsse il suo primo obiettivo
50mm f: 1,4 nel 1962. Era un’ottica di 320gr, con
diametro filtri passo 52mm, messa a fuoco minima a
60cm e 7 lenti in 6 gruppi. I numeri di matricola
dell’obiettivo SC Nikkor (vedi la legenda delle sigle
Nikkor) andavano dal 314101 e terminarono con
l’ultimo esemplare nr.512031.
L’ottica si caratterizzava per il bel colore ambrato
della lente frontale, l’eccellente nitidezza e
microcontrasto che ne fecero un cavallo di battaglia
di milioni di fotoreporter in tutto il mondo.
Queste le successive serie (A):
II° - 1966 - dal nr 516805 al nr 532010
III° 1967 - dal nr 532011 al nr 910715
IV° 1972 - dal nr 1613735, questa serie fu detta C
per la lettera incisa nei dati identificativi ed ebbe un
aggiornamento ottico: 7 lenti in 5 gruppi.
V° 1974 - dal nr 2797021 al 3004000 con lente
frontale di colore rosso, messa a fuoco ridotta a
45cm e ghiera di messa a fuoco in gomma scolpita.
VI° 1976 - dal nr 37050401, con ritorno allo schema
ottico di 7 lenti in 6 gruppi, meno spessi, tant’è che
il peso complessivo si ridusse a 260gr.
Le suddette serie (A) vennero definite Pre- AI. (cfr)
Nella foto che segue un esemplare della V° serie.
Nel 1976 la Nikon produsse il primo 50mm 1,4 AI -
che introduceva l’accoppiamento del diaframma tra
obiettivo e corpo macchina attraverso una flangia
d’innesto, passando le informazioni all’esposimetro
sul diaframma impostato non più per via esterna
come nei precedenti modelli ma direttamente
all’accoppiatore meccanico presente sul corpo
macchina. Resta ancora la caratteristica forcella delle
ottiche Nikkor chiamata “orecchie di coniglio”
Il nome tecnico della forcella “Rabbit Ears” (orecchie
di coniglio) era Metering Coupling Shoe (indicata con
la lettera A nelle figure successive)
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Per un database completo sulle ottiche Nikon un bel sito di
riferimento è quello di Roland Vink
http://www.photosynthesis.co.nz/nikon/
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Nella foto sopra un 50mm f:1,4 AI
Tra il 1981 ed il 1984 la Nikon introdusse le ottiche AIS
e AIS2 aggiungendo una camma nella baionetta
posteriore in grado di rendere possibile l’esposizione
programmata, con numeri di matricola da 5100001.
Nel 1986 venne avviata la produzione dei 50mm AF
(Autofocus), con un peso ridotto a 255gr e la
caratteristica finestrella per la scala delle distanze. Il
50mm 1,4 AF fu prodotto in due versioni (nella seconda
fu maggiorata la ghiera di messa a fuoco manuale),
finché nel 1995 fu prodotta la versione AFD.
Questa si caratterizzava per una ulteriore compattezza e
leggerezza (solo 225gr) sempre con schema ottico di 7
lenti in 6 gruppi, messa a fuoco minima 45cm, dotato di
una resa cromatica straordinaria ed elevato contrasto.
Superba la nitidezza e assenti le distorsioni.
Riassumendo: resto fermamente convinto che il 50mm
f: 1,4 sia un’ottica che non dovrebbe mancare nel
corredo di un fotoamatore evoluto. Anche se si è in
possesso di un sistema APS ( il DX nella Nikon per
intenderci) per il quale, per effetto del crop, l’ottica
normale sarebbe il 35mm, restano valide le
considerazioni sopra espresse.
LE DIFFERENZE TRA LE OTTICHE PRE AI e AI
Sopra: ottica di tipo A (pre-AI) - 50mm 1,4 V°serie
Sopra: ottica AI - 50mm 1,4 AI
Come si osserva dalle immagini, nelle ottiche A oltre
alla caratteristica forcella di accoppiamento ed indicata
con la lettera A è presente solo il perno (B) di
informazione del diaframma.
Nella serie AI è presente, oltre alla piccola flangia sul
bordo in corrispondenza della forcella, detta Meter
Coupling Ridge , anche una ulteriore flangia interna
(indicata in figura con la lettera C) detta Speed Indexing
Post. La misurazione dell’angolo informa sulla luminosità
dell’ottica (75,3° per f: 1,4...71,8° per f:1,8...)
LE SIGLE DELLE OTTICHE NIKON
La sigla delle vecchie ottiche Nikon origina (incredibile
dictu) da una miscellanea tra latino e greco per indicare
il numero di lenti dell’obiettivo)
U (unus) = una lente
B (bini) = due lenti
T (tres) = tre lenti
Q (quattuor) = quattro lenti
P (penta) = cinque lenti
H (hex) = sei lenti
S (septem) = sette lenti
O (octo) = otto lenti
N (novem) = nove lenti
D (decem) = dieci lenti
UD (undecim) = undici lenti
S. Benvenga